domenica 21 marzo 2010

ritorno ai poderi




Dopo i miei quasi 2 mesi di abbandono, eccomi tornata all'opera nei poderi. Fabio ha sfidato la neve e tenuto duro nelle sue visite alla cascina durante tutto l'inverno. Io, che ogni anno di più mi rendo conto di quanto detesti la neve, ho atteso la rinascita dei prati, il lento risveglio degli uccellini...e sono risalita con l'affetto di sempre. 
Oggi, primo giorno di primavera,  è stato di temperature miti, ma con una fitta nebbia che avvolgeva i contorni del bosco e oscurava la vista sulla valle. Nonostante ciò, il fermento era così evidente! Macchie gialle di primule ovunque,  timide polmonarie sui versanti, margheritine esili e gli alberi da frutto con i nuovi fiori pronti a sbocciare al primo battito di sole...
Fabio ha piantato il kaki cioccolatino comperato a Latte e la pesca di vigna donateci questa stessa mattina da Claudia. Ha anche potato i kiwi mentre io mi dedicavo al primo raccolto dell'anno: la valerianella spontanea! Insieme a me Orazio ha inaugurato la nuova stagione, sempre felice delle sue scampagnate in plein air...
Piano piano cresce il nostro frutteto, cresce il giardino, crescerà l'orto...e insieme a loro la voglia sempre più forte di potersi risvegliare in un mattino di primavera in questa atmosfera...

venerdì 19 marzo 2010

Scioglimento delle nevi...


Questa era la situazione solo 4 giorni fa, lunedì 15 marzo...





Poi qualche giornata di sole e soprattutto l'aria di marino hanno fatto un piccolo miracolo di scioglimento. Oggi buona parte dei prati sono tornati alla luce dopo due mesi e mezzo di riposo. Narcisi, tulipani, iris e rose aspettano con impazienza di poter colorare il podere del Buon Villano.





E' cambiata l'aria e, anche se la temperatura non ha ancora superato i 15 gradi, l'allungarsi delle giornate ha risvegliato gli uccellini che in questi giorni riempiono di note il bosco ancora spoglio... Anche il grano è riemerso dal bianco ed oggi ho riattivato il pastore elettrico per non rischiare il raccolto di giugno per colpa di qualche ospite troppo invadente!



Potatura leggera alle rose antiche non rifiorenti, quel tanto da togliere boccioli rimasti appesi dall'autunno e i rami vecchi o rotti dalla neve. Qualche tagli in più sulle moderne e sulle rifiorenti... Anche la lavanda è rispuntata dalla neve con qualche ramoscello rotto! Nella foto la rosa "Bruna", varietà da sciroppo usata in Valle Scrivia, nell'entroterra di Genova.



Anche l'orto, a breve, chiederà più attenzioni. E' già pronto il letame del Durante, nella concimaia dallo scorso autunno. Sopra l'orto ci son più piantini di lamponi del previsto e son tutti polloni nati la scorsa estate dalle radici dei tronchetti trapiantati a inizio primavera.









venerdì 12 marzo 2010

martedì 2 marzo 2010

Primavera nell'aria


C'era aria di primavera oggi alla Colma. I prati si scrollano di dosso la neve, aiutati dal vento di mare che ha fatto salire il termometro a 15 gradi all'ombra. Prima giornata in maniche corte e prima semina di valeriana nel cassone sopra la topia delle trombette.



Gli uccellini hanno trovato la pallina di grasso e la cassetta nido che lo scorso giovedì ho legato al noce vicino alla sorgente. L'altra cassetta ha trovato posto sul ciliegio sopra al roseto. Stasera ho iniziato in officina la preparazione di quella che spero diventi presto la serra.




L'ultima neve ha spezzato il piantino della delicata rosa Sourire d'Orchidée acquistata a fine settembre al Filatoio di Caraglio dal vivaio dell'Abbaye de Valsaintes. Caso ha voluto che sabato e domenica Jean Yves Meignen, giardiniere di Valsaintes, ospite della Compagnia del giardino per i corsi di giardinaggio, abbia portato proprio una Sourire per la dimostrazione di potatura... Ringraziamo Jean Yves che oltre ad averci fatto trascorrere due giorni intensi ed appassionanti ci ha anche regalato la rosa. Appena la neve lo permetterà andrà ad aumentare le presenze nel nostro roseto.



Altra neve è prevista per domani anche se dopo le temperature di oggi riesce difficile crederlo...



L'acqua ha ripreso a sgorgare dalla sorgente in mezzo al pratone e come ogni primavera forma un rigagnolo che si butta deciso nella rivetta verso la strada.