lunedì 10 ottobre 2011

Jean Giono e Tatin



"Era l'ora in cui il vento si placa. C'era, fuori, quella luce color albicocca delle ultime giornate calde d'autunno. Le montagne erano scomparse nel sole; al loro posto si vedeva fluire un velo di seta violetta scintillante e traslucida, senza peso e senza forma, tenuissimo, fino alla linea sinuosa delle creste appena segnate nel cielo...".
Rubo alcuni versi di Jean Giono ne "L'ussaro sul tetto", romanzo di straordinaria bellezza che sto giusto leggendo in questo periodo, per descrivere le ore calde che ancora negli ultimi tempi hanno segnato la stagione alla Colma.
E' volata via così anche quest'estate fatta del lento procedere della nostra "baracca da sogno" come qualcuno l'ha definita, fatta di pomodori rossi maturati al sole secco d'agosto, fatta di bellissimi tramonti che piano piano si sono avvicinati alla cresta dell'Antoroto e di una voglia sempre più radicata di abitare quei luoghi.

Qui ai Bastianetti, invece, ha fatto il suo ingresso da oramai un paio di mesi la nostra bella gattina Tatin (come la torta!) che ci aspetta ogni sera al nostro ritorno dal lavoro e che siamo sicuri scalderà un pò la stagione fredda che va avvicinandosi.

Quasi pronti per la stagione del riposo della natura, ora aspettiamo un pò di pioggia che arrivi a lenire le ferite secche del prato e le stanche rose del Buon Villano.

L.