lunedì 12 settembre 2011

Capre e caprioli...


Due volte al giorno, al mattino presto e prima di cena, si possono incontrare le capre di Tiglio e Pinuccia al pascolo lungo la strada o nei prati intorno alla nostra cascina... Sono otto, davvero ghiotte di foglie dei rovi e dei germogli più teneri delle giovani piante alla loro portata. Da Pasqua ai Santi abitano la cascina sopra la nostra in una stagione fatta di tagli di legna nel bosco, di cura del castagneto e dell'orto, di formaggi a stagionare nella cella vicino casa e di pane cotto nel forno a legna. Il canto del gallo, ogni primavera, è il segnale del loro arrivo stanziale per la stagione. Il loro vivere è lento e inconsapevole, ed è circoscritto in un piccolo mondo che non esiste più. E poi il raro e prezioso formaggio di Pinuccia è uno dei migliori che abbia mai assaggiato, peccato che la scarsità di latte lo renda quasi irraggiungibile e lo si possa gustare solo poche volte all'anno!





La domenica passata è stata dedicata alla sistemazione delle aiuole ed al trapianto in piena terra di alcune rose moltiplicate per talea lo scorso autunno. Albertine, Mutabilis, Yolande d'Aragon, Blanche Moreau hanno finalmente trovato il loro posto a terra sopra un abbondante letto di letame ancora non troppo maturo. E poi i caprioli che come ogni autunno arrivano a cimare i getti delle rose più anziane. Bisognerà correre seriamente ai ripari per evitare di avere per sempre rose bonsai...




1 commento:

  1. ciao Lara
    alcune delle rose ricevute in dono sono già nella loro fissa dimora! Ora devo ancora pensare alle ultime...intanto, un poco, ho risolto con i caprioli. Si spingono verso i nostri luoghi abitati ad inzio primavera e tarda estate...Allora con quelle orribili, lo so, reti utili contro le razzie degli uccelli, ho avvolto le piante più a rischio! x un po' li ho fregati!!!!

    a presto e ancora grazie
    simonetta

    RispondiElimina